Come vivono le api?

Lo sappiamo, parlare o pensare agli insetti può mettere soggezione o creare un vero e proprio senso di paura in certi casi. Ma tutti loro, dallo scarafaggio alla farfalla, sono di fondamentale importanza per l’equilibrio dell’ecosistema in cui viviamo e hanno un’intelligenza che li rende unici e speciali.
Oggi, in occasione della Giornata mondiale delle api, vi aiuteremo a conoscere un po’ meglio questi fantastici animali attraverso alcune curiosità sulla loro vita!
Esistono più di 20.000 specie di api
Nel mondo esistono più di ventimila specie diverse presenti in tutti i continenti, tranne nell’Artico e in Antartide.
Le più conosciute e diffuse sono le api mellifere, ma tra le varie specie c’è anche l’osmia, un’ape solitaria che non vive in società e che, diversamente da quanto si potrebbe immaginare, rappresenta la stragrande maggioranza delle api.
Non produce il miele, ma è una grande impollinatrice, infatti riesce a fecondare oltre il 90% dei fiori visitati.
Usano il sole come bussola
Una delle caratteristiche più strabilianti delle api è l’abilità nel percepire la luce polarizzata, una capacità che consente loro di trasmettere precise informazioni alle compagne sulla esatta posizione di una sorgente di cibo, anche molto lontana, comunicando dati sui rapporti di posizione tra campo fiorito, alveare e sole.
Le api riconoscono i visi umani e quelli delle altre api
Le api hanno due occhi composti e tre occhi semplici e sono in grado di vedere a 360 gradi.
Nello specifico:
- Gli occhi composti si trovano negli angoli superiori della testa e sono formati da migliaia di piccoli elementi. Questi primi due occhi forniscono l’immagine dell’ambiente circostante, individuano i movimenti e permettono alle api di reagire più velocemente.
- I tre occhi semplici (detti ocelli) si trovano sulla fronte e permettono di vedere gli oggetti molto vicini.
Alcuni studi hanno portato gli scienziati a scoprire che le api possono riconoscere altre api del loro alveare. La cosa sorprendente è che questa funzione consente loro anche di riconoscere i volti umani. Apparentemente, il cervello delle api funziona in modo simile al nostro da questo punto di vista. Questi incredibili insetti distinguono e sono in grado di tener conto delle caratteristiche di un viso per sapere chi è.
Le api non sono pericolose
Le api sono animali innocui e, a differenza delle vespe, non sono aggressive.
Quando le api iniziano a sciamare sono più docili, perché hanno ormai riempito le loro sacche melarie di scorte di cibo e pertanto, non potendo piegare l’addome, è per loro impossibile pungere.
Al contrario, invece, se vi imbattete in uno sciame che ha già iniziato a nidificare, è necessario stare molto attenti. Infatti, è proprio nelle vicinanze dei nidi che le api manifestano comportamenti più aggressivi, sorvegliando l’entrata in modo da allontanare i pericoli e difendere la famiglia e l’ape regina.

Ogni ape ha una personalità diversa
Uno studio del 2016 ha dimostrato che ogni singola ape si comporta in modo diverso e ognuna di loro preferisce alcune mansioni rispetto ad altre.
Anche se vengono generalmente considerate delle creature molto laboriose, all’interno dello stesso alveare ci sono api più attive e predisposte all’avventura e altre più tranquille e timide.
Per 1 Kg di miele servono quasi 3 milioni di fiori
Le api possono volare ad una velocità massima di 24 km/h e, in un singolo volo, un’ape è capace di visitare tra i 50 ed i 100 fiori. Per un solo chilo di miele, è stato stimato che una singola ape dovrebbe volare per circa 150mila chilometri sarebbero necessari 2.737.500 fiori.
Fanno “pisolini” di 30 secondi
Le api spesso fanno dei “pisolini” circa 30 secondi. In questo breve lasso di tempo il loro corpo si rilassa e diventano prive di risposta a quello che succede intorno. Queste fasi di sonno diventano più regolari con l’avanzare dell’età mentre sono più sporadiche nelle api più giovani.
Le api sono importanti e vanno tutelate
Questi piccoli insetti portano benefici indescrivibili a noi esseri umani, alle piante e all’ambiente.
Le api infatti trasportano da un fiore all’altro il polline, consentendo la crescita di frutta e verdura e garantendoci la possibilità di alimentarci in modo vario e sano.
Dal loro lavoro infatti dipende il 75% delle colture alimentari e il 90% dei fiori selvatici, oltre che la produzione di molti medicinali di origine vegetale. Ma non solo! Le api anche sono uno tra i migliori indicatori della qualità e della salute dell’ambiente.
Conclusioni
La riduzione delle api è motivo di forte preoccupazione per la sicurezza alimentare delle future generazioni. Le conseguenze di una mancata impollinazione si riflettono sull’agricoltura ma anche sull’intero ecosistema.
Anche se a primo impatto le api possono metterci in soggezione o farci sentire in pericolo, ricordatevi che sono del tutto innocue, ma soprattutto che è grazie a loro se possiamo continuare a gustarci frutta e verdura e se i fiori intorno a noi possono continuare a vivere!