Differenza tra Osteopata e Fisioterapista

Mal di schiena, infortuni, fratture o post-intervento, a chi bisogna rivolgersi? L’osteopata e il fisioterapista sono due terapisti manuali ed entrambi hanno a cuore la salute del paziente, ma come capire quale professionista è più adatto in base all’esigenza?
In quest’articolo approfondiremo caratteristiche di entrambi i professionisti e le principali differenze tra osteopata e fisioterapista, così da comprendere al meglio le modalità con cui svolgono le loro visite e si approcciano al paziente.
Principali differenze tra Osteopatia e Fisioterapia
Osteopata e fisioterapista sono due professionisti sanitari ed entrambi hanno come obiettivo il miglioramento delle condizioni ottimali di salute dei propri pazienti, ma gli approcci utilizzati sono molto diversi, soprattutto riguardo i seguenti 3 aspetti:
- il trattamento dei sintomi: la fisioterapia tratta la sintomatologia attraverso un lavoro focalizzato sulla zona dolorante, mentre l’osteopatia prende in considerazione anche gli organi viscerali, le fasce ed il sistema nervoso.
- l’approccio verso il dolore: il fisioterapista cura le patologie a livello locale, agendo con terapie fisiche, come ad esempio i massaggi.
L’osteopata invece tende a lavorare su tutto il corpo prediligendo un approccio olistico più generico e tecniche manipolative per modificare i compensi posturali. - l’utilizzo di macchinari: l’osteopata non utilizza macchinari, ma si avvale esclusivamente delle sue mani, sia per la valutazione che per il trattamento, mentre il fisioterapista può avvalersi di diversi macchinari durante i suoi trattamenti (come ad esempio come la tecar terapia, laser o ultrasuoni).
Cosa fa l’osteopata?
Il lavoro dell’osteopata si basa su un approccio olistico al paziente, non soffermandosi unicamente sulla zona del corpo sintomatica, ma ricercando le cause che hanno generato il problema, in modo da risolvere il problema alla radice.
In linea generale, una visita osteopatica per adulti può essere utile in moltissimi casi, tra i quali:
- dolore acuto o ricorrente alla colonna vertebrale;
- dolori durante le normali attività quotidiane;
- mal di testa;
- disturbi dell’apparato digerente (come stitichezza e acitià di stomaco);
- dolori alle articolazioni;
- lesioni sportive e/o da sforzo;
- gravidanza.
I trattamenti osteopatici possono essere molto utili anche per neonati e bambini. Tra i motivi principali per rivolgersi ad un osteopata pediatrico troviamo:
- rigurgito e reflusso;
- coliche intestinali e dolori di stomaco;
- plagiocefalia laterale / testa piatta;
- disturbi del sonno;
- stitichezza e disturbi intestinali;
- mal di orecchie e otite;
- postura e traumi del parto;
- piedi piatti;
- scoliosi e lordosi.
Cosa fa il fisioterapista?
Il lavoro del fisioterapista è orientato sulla cura della sintomatologia locale, focalizzando principalmente i suoi trattamenti sulle zone interessate dal dolore con lo scopo di diminuire il dolore agendo sulla zona stessa, attraverso terapie fisiche (come la tecar terapia, laser, ultrasuoni, magnetoterapia) e manuali.
Una visita fisioterapica può rivelarsi molto utile in caso di:
- distorsioni o lussazioni articolari;
- fratture;
- dolori presenti durante i movimenti e/o gli sforzi;
- operazioni di ricostruzione chirurgica di un tendine o di un legamento.
Conclusioni
L’osteopata ed il fisioterapista sono sicuramente due valide figure professionali. Come abbiamo visto, entrambi si rivelano utili in moltissimi casi e possono (e a volte dovrebbero) collaborare in modo da garantire al paziente una presa in carico completa e corretta.
Il lavoro multidisciplinare ed interdisciplinare risulta infatti essere la chiave vincente nei trattamenti!