Errori comuni che fanno ingrassare

In linea con le normative vigenti indicate dall’Ordine dei Biologi si comunica che le visite online sono sospese a partire dal 31/03/2022.
Seguiranno aggiornamenti sull’eventuale possibilità di riattivare tale servizio in futuro qualora ci fossero variazioni alla a tali direttive.
Tutti noi abbiamo delle abitudini alimentari quotidiane che, il più delle volte, riteniamo essere positive sul nostro organismo. Inspiegabilmente però il peso corporeo non scende, anzi tende sempre ad aumentare, come mai? Esistono infatti degli errori comuni che fanno ingrassare. Scopriamoli insieme in questo articolo e vediamo qual è il mio metodo cosi da poter impostare uno schema sano ed equilibrato.
SCOPRIAMO GLI ERRORI COMUNI CHE FANNO INGRASSARE
1) Mangiare fuori tutti giorni o troppo spesso: inevitabilmente, anche i cibi più semplici in apparenza, saranno invece più conditi, elaborati e calorici. Anche se sei in ufficio potresti portarti il pranzo da casa preparandolo la sera prima ed evitando un sacco di calorie inutili.
2) Pranzare velocemente e davanti al pc: mangiare velocemente non consente al centro della fame di leggere il segnale di sazietà, con il conseguente rischio di consumare più cibo del necessario. Inoltre, le distrazioni, come lo schermo del pc o del cellulare, non ti faranno concentrare sul pranzo, portandoti a mangiare di più e masticare di meno, con conseguenze negative sulle calorie introdotte e sulla digestione.
3) Consumare solo frutta o insalata: sicuramente sono alimenti sani, ma il nostro organismo non ha bisogno solo di questi. Servono i giusti rapporti tra carboidrati, grassi, proteine, vitamine e sali minerali. Inoltre mangiando solo frutta o insalata verrà fame dopo poco tempo con il conseguente rischio di andare a cercare cibo spazzatura fuori pasto per placare la fame.
4) “Non mangiare”: lo cito per ultimo, ma non per importanza. È anzi forse uno degli errori comuni che fanno ingrassare più frequente e che richiede più attenzione. Saltare la prima colazione e/o gli spuntini non fa altro che contribuire a farci arrivare al pasto successivo veramente affamati. Il rischio? Perdere facilmente il controllo a tavola e finire per mangiare ancora di più. Analizziamo però questo punto nel dettaglio con le regole d’oro per evitare gli errori comuni che fanno ingrassare.
TRE REGOLE D’ORO PER NON INGRASSARE
“Non mangio, cosi dimagrisco”, quante volte avete detto o sentito questa frase? Ebbene, “non mangiare” non è una buona soluzione. Il problema sta in “cosa”, “quanto” e “quando” si mangia.
1) Cosa si mangia: la scelta tra alimenti ipercalorici o ipercalorici è determinante. Mangiando 100 gr di verdure si possono assumere all’incirca dalle 20 alle 80 kcal e per questo le consideriamo un alimento ipocalorico. Mangiano 100 gr di dolciumi in generale si possono assumere all’incirca dalle 400 alle 600 kcal e per questo li consideriamo degli alimenti ipercalorici. Il quantitativo è lo stesso ma la scelta dell’alimento determina quante calorie vengano introdotte.
2) Quanto si mangia: ovviamente dipenderà dall’apporto calorico dell’alimento stesso. I cibi ipercalorici vanno limitati sia nei quantitativi che nella frequenza, senza rendercene conto e senza sentirci sazi il rischio è di assumere molte più calorie di quelle che saremmo in grado di bruciare. I cibi ipocalorici sono invece da preferire e se ne possono magiare quantitativi maggiori favorendo il senso di sazietà, sono inoltre fonte di nutrienti importanti.
3) Quando si mangia: il momento della giornata in cui si consumano i pasti può influire positivamente o negativamente sul metabolismo. Durante la prima parte della giornata il metabolismo è più attivo e brucia più velocemente, pertanto è utile fare pasti più abbondanti e con una quota maggiore di carboidrati. La sera invece il metabolismo rallenta e non abbiamo modo di bruciare le stesse calorie, inoltre andando a letto a dormire anche la digestione verrebbe compromessa. Per questo motivo si dovrebbe quindi preferire una cena molto più leggera.
SONO A DIETA E MANGIO “TANTO”? E’ QUESTIONE DI “PERCEZIONE”
Quando prescrivo una dieta ai miei pazienti il “cosa”, “quanto” e “quando” sono le tre regole d’oro che applico nell’elaborazione del piano alimentare. La cosa che mi sta a cuore è poi spiegare durante la visita stessa il perché di questo mio tipo di impostazione in modo tale che il mio paziente sia consapevole di quanto questa organizzazione dei pasti sia importante per la buona riuscita del percorso dietetico e soprattutto per non lasciare che venga ingannato dalla sua percezione.
Che cosa intendo? Molto spesso la prima impressione guardando una mia dieta è che ci sia “tanto”, “troppo” da mangiare. Ricordiamoci che è tutto relativo. Ancora una volta, se inseriamo alimenti ipocalorici, è normale che possiamo mangiarne un quantitativo maggiore, se inseriamo alimenti ipercalorici varrà invece il contrario.
Un esempio? Mangiando una brioche al bar hai la percezione di aver mangiato “poco”, dopo meno di mezz’ora avrai di nuovo fame e all’apparenza questo ti poterebbe a dire di non aver “esagerato”. Se invece preparassi un piatto unico a base di un primo piatto condito con del pesce e delle verdure (senza altri condimenti) la percezione sarebbe quella di aver mangiato “tanto” e di essere sazio.
Ebbene, e se vi dicessi che invece le due cose hanno un apporto calorico simile? Quale preferireste? Una briochina in tutta la giornata per non superare il fabbisogno calorico o un bel pasto completo che vi fa sentire energici e con la pancia piena?
Ovviamente nelle diete che prescrivo la mia scelta cade sul secondo esempio dandomi che tra l’altro offre l’opportunità di appagare il gusto, il senso di sazietà e di introdurre i giusti rapporti di carboidrati, lipidi e proteine, elementi essenziali per la salute del nostro organismo.
Far morire i miei pazienti di fame non è di certo una buona strategia! Diete troppo drastiche e restrittive nella scelta e nei quantitativi degli alimenti non hanno mai una buona riuscita a lungo termine. Ecco quindi che ritorna importante più di tutto scegliere con consapevolezza “cosa”, “quanto” e “quando” mangiare impostando una dieta sana ed equlibrata evitando cosi gli errori comuni che fanno ingrassare.
In linea con le normative vigenti indicate dall’Ordine dei Biologi si comunica che le visite online sono sospese a partire dal 31/03/2022.
Seguiranno aggiornamenti sull’eventuale possibilità di riattivare tale servizio in futuro qualora ci fossero variazioni alla a tali direttive.
Laureata in Biologia Sanitaria e in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica con lode accademica, si specializza con un master universitario in Nutrizione Clinica e Preventiva. Acquisisce l’abilitazione professionale con l’Esame di Stato e l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi.
