Floriterapia

La floriterapia fu introdotta dal dott. Bach in Inghilterra e costituisce uno degli strumenti per andare ad agire su problematiche psico-emotive in modo fisiologico. In questo articolo andremo ad approfondire l’argomento per meglio comprendere che cos’è la floriterapia.

Secondo il dott. Bach la malattia rappresenta l’espressione di un conflitto o di un disordine verificatosi a livello esistenziale e psichico, di conseguenza i “sintomi” sono il risultato finale di negatività che hanno agito per lungo tempo dentro di noi.

Secondo Bach, quindi, all’origine di tante malattie ci sono emozioni negative, tensioni, ansietà che a lungo andare possono agire sulla salute psicofisica andandosi ad esprimere in diverse sintomatologie.

Perchè il termine “floriterapia”?
Bach riuscì a trovare in natura le risorse necessarie per innescare un processo di guarigione e identificò nei fiori l’espressione energetica più elevata di tutto il regno vegetale, da qui l’introduzione del termine floriterapia.

Bach identificò e selezionò nel corso degli anni 38 rimedi floreali più un composto, che corrispondono ad altrettanti quadri psico-emotivi (successivamente divisi in 7 gruppi).

Floriterapia e classificazione dei rimedi in gruppi:

  • Delusione e depressione: larice, pino, olmo, castagno dolce, stella di Betlemme, salice, quercia, melo selvatico.
  • Distacco dalla realtà: clematide, caprifoglio, rosa canina, olivo, castagno bianco, senape, gemma di castagno.
  • Interesse scorretto verso gli altri: cicoria, verbena, vite, faggio, acqua di roccia
  • Incertezza: piombaggine, scleranto, genziana, ginestra, caprino, avena selvatica
  • Ipersensibilità: agrimonia, centaurea, noce, agrifoglio
  • Paura: eliantemo, mimmolo, pioppo, visciola, castagno rosso
  • Solitudine: violetta acquatica, erba balsamina, erica
Dr.ssa Vanessa V. Lomazzi

Dr.ssa Vanessa V. Lomazzi

Biologa Nutrizionista e Docente Universitaria

Laureata in Biologia Sanitaria e in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica con lode accademica, si specializza con un master universitario in Nutrizione Clinica e Preventiva. Acquisisce l’abilitazione professionale con l’Esame di Stato e l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi. Lavora come biologa nutrizionista, docente universitaria e supervisore di ricerca. Riceve a TRADATE (VA) e LEGNANO (MI).