Il sale nella dieta

Lug 15, 2019 | Nutrizione, Salute e benessere

Il sale nella dieta è uno dei condimenti più conosciuto ed utilizzato in quanto ha la particolarità di insaporire e valorizzare ogni tipo di alimento, rendendolo estremamente gradevole al palato.

Il sale nella dieta viene utilizzato in tutte le cucine del mondo, tuttavia le tipologie più diffuse sono il sale marino che si ottiene per evaporazione dall’acqua del mare nelle saline; e il salgemma (o sale di Rocca) che viene estratto dalla roccia, ovvero dalle miniere di sale, e non necessita di raffinatura perché privo di impurità.

La chimica del sale nella dieta

Dal punto di vista chimico il Sale è formato da due elementi: il sodio (Na) e il cloro (Cl), per questo motivo è anche denominato Cloruro di Sodio.

Il sodio è un minerale di cui il nostro organismo ha bisogno in quanto regola per esempio il passaggio di fluidi e nutrienti all’interno e all’esterno delle cellule e partecipa alla trasmissione dell’impulso nervoso.

Il sodio presente nelle ossa rappresenta invece una riserva cui l’organismo può attingere in caso di necessità per regolare il PH del sangue.

Aumentare o ridurre il sale nella dieta?

Come tutti gli alimenti anche il sale nella dieta può avere proprietà positive o negative per l’organismo a seconda del quantitativo in cui viene assunto. E’ infatti opportuno non consumare una grande quantità di sodio in quanto un eccesso potrebbe essere causa di alcuni problemi come ritenzione idrica, nausea, vomito, convulsioni, febbre, compromissione dei centri respiratori e potrebbe portare all’ipertensione.

Un altro problema causato dalla presenza di grandi quantitativi di sodio nel nostro organismo è il rischio di osteoporosi (fragilità ossea): per mantenere in equilibrio il contenuto salino generale, i reni tendono ad eliminare, oltre al sodio in eccesso, anche il calcio, che è indispensabile per la salute delle ossa, portando quindi ad aumentare il rischio di osteoporosi.

Attenzione
Le informazioni riportate in merito al tema “il sale nella dieta” rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio biologo nutrizionista.

Laureata in Biologia Sanitaria e in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica con lode accademica, si specializza con un master universitario in Nutrizione Clinica e Preventiva. Acquisisce l’abilitazione professionale con l’Esame di Stato e l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi.

Dott.ssa Vanessa Lomazzi

Biologa Nutrizionista e docente universitaria