Quale dieta seguire in menopausa

In questo articolo affronteremo una delle tematiche più richieste in alimentazione, ovvero quale dieta seguire in menopausa. La parola menopausa significa letteralmente “mancanza di mestruazioni”, difatti la menopausa coincide con il termine dell’età fertile di una donna.
Generalmente la menopausa si manifesta tra i 45 e i 55 anni ma l’età può variare da donna a donna.
MENOPAUSA: SINTOMI E CAMBIAMENTI AL METABOLISMO
Il sintomo più comune della menopausa che tutti conoscono sono le vampate di calore, ma possono manifestarsi altri sintomi come mal di testa, palpitazioni, insonnia, cistite, incontinenza urinaria e anche depressione.
Inoltre, data la mancanza degli ormoni femminili che svolgevano un’azione protettiva, le donne in menopausa sono più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, osteoporosi e ipertensione.
L’arrivo della menopausa coincide poi con il rallentamento del metabolismo e una riduzione del fabbisogno di calorie giornaliero, mentre il cambiamento subito dal corpo tende a far accumulare il grasso sull’addome o sul girovita.
Per questi motivi è molto importante adottare alcuni accorgimenti per mantenere un’alimentazione corretta e aiutare il corpo a rimanere sano nonostante i cambiamenti in atto, senza dimenticare di praticare attività fisica regolarmente.
QUALE DIETA SEGUIRE IN MENOPAUSA, LE BASI DI UN’ALIMENTAZIONE SANA
Le linee guida per un’alimentazione sana ed equilibrata si possono seguire ad ogni età e anche in menopausa, nonostante i cambiamenti ormonali, possono aiutare a mantenere il proprio benessere psico-fisico. Vediamo quali sono:
- Bere molto: non ci stancheremo mai di ripetere quanto sia importante l’acqua per la nostra salute. L’acqua è fondamentale per assumere i giusti apporti di macro e micronutrienti, garantire la corretta funzionalità dell’organismo ed inoltre aiuta a combattere la ritenzione idrica.
- Consumare almeno 5 pasti al giorno: è buona pratica mangiare meno ma spesso durante la giornata, quindi è utile suddividere i pasti in tre principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini leggeri a metà mattina e metà pomeriggio.
- Fare attività fisica: da anni l’alimentazione viene sempre associata all’attività fisica, inoltre mantenersi attivi aiuta a controllare i sintomi associati alla menopausa.
- Limitare l’uso del sale: mangiare cibi troppo salati non solo favorisce la ritenzione idrica ma anche il rischio di malattie cardiovascolari.
Preferire le cotture al forno, al vapore o ai ferri ed evitare le fritture.
QUALE DIETA SEGUIRE IN MENOPAUSA: ALIMENTI CONSIGLIATI E SCONSIGLIATI
Tutta la verdura è consigliata ed è bene variare per assumere tutti i minerali, vitamine e antiossidanti. Bisogna comunque ricordarsi di non eccedere con i condimenti.
Anche la frutta è consigliata ma è meglio consumarla cruda ed evitare i frutti più zuccherini.
I carboidrati come pane, pasta, riso, cereali, è meglio siano integrali, in quanto sono più ricchi di fibre, aumentano il senso di sazietà e aiutano a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
Latte e formaggi magri (se non si è intolleranti al lattosio) sono consigliati in quanto contengono calcio, vitamine e proteine essenziali che aiutano a prevenire l’osteoporosi.
Anche i legumi sono consigliati, da consumare come secondo piatto, in quanto ricchi di proteine vegetali, fibre, sali minerali e vitamine.
Infine, sono da evitare tutti i condimenti grassi (strutto, margarina, lardo, ecc.…), le fritture, gli insaccati, i superalcolici e le bevande molto zuccherate (coca cola, energy drink, tè freddi, ecc.…).
QUALE DIETA SEGUIRE IN MENOPAUSA: NO ALLE COSE DRASTICHE
Ricordate che è sempre bene evitare le diete drastiche e “fai da te” che possono peggiorare la situazione e minare la salute.
Il consiglio è di seguire i consigli descritti in questo articolo e rivolgersi ad un biologo nutrizionista che può elaborare un piano alimentare adatto al singolo individuo tenendo conto delle specifiche esigenze e condizioni di salute.
Laureata in Biologia Sanitaria e in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica con lode accademica, si specializza con un master universitario in Nutrizione Clinica e Preventiva. Acquisisce l’abilitazione professionale con l’Esame di Stato e l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi.
